Gli anniversari sottolineano che stiamo invecchiando, ma ci ricordano anche la strada percorsa. In vent'anni, quante volte siamo stati al Salone del Libro di Torino? Parecchie, di sicuro. Difficile raccontare tutto, meglio concentrarsi sullo spirito di queste trasferte.
Quattro giorni. Quattro giorni intensi, che da un lato sono volati via in un baleno e dall'altro sono sembrati lunghi e pieni come fossero settimane.
È questa la sensazione principale che ci ha lasciato questa seconda edizione della Festa delle Narrazioni Popolari.
Pino Zac è ricordato per gli eccessi, le stravaganze, le intemperanze che hanno in larga parte offuscato nell’immaginario collettivo la capacità creativa, critica e di analisi sociale. Lo sguardo acuto e dissacrante lo ha reso tanto amato quanto detestato; irriverente e libero nell’espressione e nella valutazione impietosa della cultura politica degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, ha lasciato un’eredità scomoda e al tempo stesso ricchissima che forse nessuno dopo di lui ha voluto raccogliere perché troppo ingombrante e di difficile gestione per gli innumerevoli ambiti di sperimentazione.
Il 24 agosto, in occasione della Festa delle Narrazioni Popolari, verrà presentata in anteprima la nuova edizione dell’Autobiografia bugiarda all’interno del volume Pino Zac e l’arte della profana divinazione curato da Valeria Pica ed edito da Red Star Press, di eguito pubblichiamo un estratto.
Pascal D’Angelo, poeta autodidatta, ci racconta un Abruzzo ancestrale, in cui per amore della superstizione si è pronti a tutto, anche a picchiare, a emarginare, a spezzare. È il tempo della malasorte e dei vampiri, delle accattone che sputano sentenze, dei bambini che si ammalano e delle credenze che prevedono come cura la vendetta. «Noi gente delle alture abruzzesi apparteniamo a un’altra genìa. Gli abitanti delle pianeggianti distese di Lazio e Puglia, mete invernali delle nostre transumanze, ci considerano poeti e veggenti. Crediamo nei sogni».
La sua figura e i suoi libri: Son of Italy (edito da Readerforblind) e Poesie (edito da Radici Edizioni) saranno raccontati da Maura Chiulli, Amedeo Di Nicola e Massimo Tardio, il 23 agosto a Civitaretenga in occasione della Festa delle Narrazioni Popolari.
Nell'attesa vi proponiamo di seguito l'introduzione di Maura Chiulli alla nuova edizione di Son of Italy.
«Non servirà scomodare Antonio Gramsci, basterà tornare a sostenere che le narrazioni, la letteratura, le arti visive, appartengono al popolo, in esse il popolo troverà la forza, la gioia, la sofferenza, la solitudine, il motivo stesso del vivere.
Con questa idea nel cuore abbiamo realizzato il nostro festival, o meglio la nostra “festa”, concentrandoci sul territorio che ci ospitava, sui libri e le storie che lo avevano attraversato».
La Festa delle Narrazioni Popolari si avvicina, scopri cosa è accaduto nella prima edizione
Umberto Postiglione sarebbe stato uno scrittore di cui l’Abruzzo avrebbe avuto immensamente bisogno, ma ancor più sarebbe stato prezioso come uomo, cittadino e come maestro di Scuola Elementare, quale fu per soli sei mesi.
Nel centenario della sua morte, dunque, vogliamo ricordarlo e, allo stesso tempo, immaginare chi sarebbe potuto diventare, insieme a uno dei suoi principali studiosi, Edoardo Puglielli, e ad Alessandro Chiappanuvoli. Appuntamento il 23 agosto a Civitaretenga in occasione della Festa delle Narrazioni Popolari.
La storia di una generazione di romani e del quartiere in cui le loro storie hanno avuto inizio. La storia di una nostalgia, di una perdita, di una città e di due fratelli attratti da assonanze intime e impreviste, da un legame destinato a superare il tempo e la sua fine. Piotta torna con un nuovo disco e un libro scritto insieme al fratello scomparso.
In attesa di incontrare l'autore il 22 agosto a Civitaretenga, alla Festa delle Narrazioni Popolari, pubblichiamo di seguito un estratto da Corso Trieste, edito da La Nave di Teseo.
È possibile riconoscere l’uomo anche tra le pieghe più feroci della violenza e dell’illegalità? Roberto Mandracchia pesca a piene mani nelle storie bibliche e offre un percorso narrativo che con umorismo e crudezza indaga a fondo la natura umana mostrandoci quanto sia possibile abitare contemporaneamente il bene e il male e quanto semplice sia passare - e ripassare - il confine tra immoralità e purezza.
In attesa di incontrare l’autore il 22 agosto, giorno di apertura della Festa delle Narrazioni Popolari a Civitaretenga, pubblichiamo di seguito un estratto da L’implosivo, pubblicato da Minimum Fax.