Avere vent'anni #13 (2015)
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Avere vent'anni #13 (2015)

 

2015 – LIBRI AL POPOLO

 

Una volta, uno scrittore che sapeva che di lì a qualche anno sarebbe morto fece questa confessione a una giornalista di El Mercurio: "Tra un viaggio intorno al mondo e una grande biblioteca, io scelgo la biblioteca". In un modo o nell'altro, con quella frase, lo scrittore ammetteva di essere ancora affamato, di non accontentarsi di una sola vita - per quanto si trattasse di una vita piuttosto rocambolesca - e di confidare ancora nella possibilità di vivere numerose volte prima della fine.

 TerraNullius - che non sta per morire o che ogni giorno rischia di morire, sotto un certo aspetto non fa molta differenza e di conseguenza non ha importanza - sceglie allora di impostare lungo il proprio cammino un regalo e un auspicio. Un dono che è al contempo una scommessa sul futuro, un atto di fede nella parola scritta e un invito all'avventura più intima e sconvolgente: quella che si consuma tra le pagine di un libro.

 

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Quindi, una volta l'anno, ospitati in alcune occasioni da pub e in altri da locali, portiamo in strada centinaia di libri per metterli a disposizione di amici, passanti, curiosi, che potranno prenderli e portarli via gratuitamente, scivolare nella notte con una storia nascosta sotto il cappotto. Come contrabbandieri di sogni, dispensiamo mondi interi racchiusi tra copertine logore o appena stampate. Offriamo universi paralleli, vite mai vissute, amori impossibili e avventure mozzafiato, il tutto condensato in un volume più o meno ampio.

 

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Non una fiera dunque, ma una festa, per brindare al futuro e alla sorpresa, ai progetti che sempre abbiamo in preparazione, alle storie che verranno, a coloro che avranno il coraggio di raccontarle e agli avventurieri che avranno l'imprudenza e la curiosità di scoprirle. Una celebrazione della letteratura in tutte le sue forme, dai classici intramontabili alle voci emergenti, dai bestseller alle gemme nascoste che attendono solo di essere scoperte.

 

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Sono i libri che abbiamo letto e amato e che ora, in un solo gesto, liberiamo, sono quelli che abbiamo scritto, sono le storie che ci hanno accompagnato, i libri che ci hanno spedito perché li leggessimo, quelli che abbiamo rubato per voi in sontuose librerie o scovato in sgarrupati mercatini di periferia. Ogni volume ha una storia, non solo quella narrata tra le pagine, ma anche quella del suo viaggio fino a noi e, con un solo passo in più, fino a voi.

 

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Alcuni volumi portano ancora l'odore della tipografia, altri l'impronta di mani che li hanno sfogliati con amore o con furia. Con Libri al Popolo, TerraNullius regala un tesoro. Un tesoro che non si esaurisce mai, ma si moltiplica ogni volta che viene condiviso. Perché ogni libro che trova un nuovo lettore è una fiamma che accende un'altra fiamma, senza perdere nulla della propria luce, anzi moltiplicandola. È un passaggio di testimone, un filo invisibile che lega chi legge attraverso il tempo e lo spazio.

 

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Anche se è vero che l'umanità ha prodotto una quantità sterminata di letteratura, ogni generazione, ogni individuo, ha il diritto e il dovere di riscoprirla, di reinterpretarla, di farla propria. In un'epoca in cui l'attenzione è frammentata, in cui le informazioni ci bombardano da mille schermi, noi crediamo ancora nel potere del libro, nella sua capacità di rallentare il tempo, di offrire una pausa di riflessione, di aprire finestre su mondi sconosciuti. Crediamo nella magia che si sprigiona quando un lettore si immerge in una storia, dimenticando tutto il resto.

 

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Libri al Popolo è anche un atto di resistenza culturale, il nostro modo di dire che la letteratura non è un lusso per pochi, ma un diritto di tutti, che la cultura non deve essere rinchiusa in torri d'avorio, ma deve scorrere libera per le strade, entrare nelle case, nei bar, nelle piazze. È il nostro modo di dire che ogni libro merita una seconda, una terza, un'infinità di vite.

Hanno già scritto tutto. Non abbiamo ancora letto abbastanza.

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