Qualcuno te l’aveva detto che al di fuori delle tue terre aspre fa freddo, ma il dolore della pelle bagnata frustata dai venti di mare si capisce bene solo quando ce l’hai addosso.
«Mi serve un anello» sputo fuori veloce, come un ladro. Non serve aggiungere altro, che il gioielliere mi squadra con occhio esperto e poi traffica tra i cassetti. Mi porge una scatolina in velluto rosso e aspetta a braccia incrociate.
«Bello vero?»
«Bellissimo» mormoro, gli occhi incastonati nell’arcobaleno di facce del diamante.
Il cast era composto da dieci concorrenti provinati tra i più illustri esponenti dell’influenceraggio contemporaneo, nessuno che avesse meno di ventimila followers sarebbe stato considerato dagli autori del programma, più cinque assatanati ex-qualcosa, preferibilmente scongelati negli ultimi anni da qualche importante talk show per pontificare di politica, geopolitica, cucina, diritti civili, misoginia e misure ideali del corpo femminile.
La prima puntata di un reality con molti rimandi satirici alla cronaca nazionale.
Prosegue l'approfondimento della prima stagione di True Detective, analizzando il pessimismo cosmico di Rust Cohle, secondo il quale siamo tutti soltanto delle "marionette biologiche".
Nel racconto dei vent'anni di TerraNullius, il 2013 vede il FLEP! celebrare la sua seconda edizione.
Mancano oramai pochi giorni a “L’ultimo cammino del Maestro”, il trekking letterario dedicato alla memoria dello scrittore, docente e anarchico abruzzese Umberto Postiglione, che si svolgerà mercoledì 1° maggio e ci vedrà coinvolti in un’escursione con interventi artistici e letterari da Barisciano a San Demetrio ne’ Vestini (AQ), sul tragitto che, a causa delle avverse condizioni metereologiche, determinò la malattia che condusse alla morte Postiglione.
Di lui, più che delle esigue opere scritte, resta l’opera immortale della vita che visse, i semi luminosi che lasciò e che, a cento anni dalla sua morte, ancora raccontano, chiarissimi, di un ragazzo straordinario capace incarnare l’idea folle, e semplice, dell’essere al mondo per il mondo, per il bene collettivo, per gli altri, per i più deboli, per i più piccoli.
Alessandro Chiappanuvoli racconta Umberto Postiglione anticipando il trekking letterario sull'ultimo cammino che si terrà il 1 maggio in Abruzzo.
Il mio sguardo, quello di mio fratello Roberto e di mia sorella Sonia s’incrociano. Tremiamo di paura. Non abbiamo la forza di reagire, alcun appoggio, qualcuno che ci possa aiutare. Nulla.
Immaginate una casa degli orrori. Su una collina isolata, con un portone di legno pesante. La aprite e questa scricchiola. Un gran presagio di cosa vi aspetta all’interno. Ecco cosa sono io. Un giardino radioso con al centro la casa degli orrori.
Dopo ogni confronto, calava per un po’ il silenzio. Assorti, ci davamo a delle lunghe e pensose boccate di fumo. Passata la guerra, c’era da cavarsela: chi di noi - per esempio - ce l’avrebbe fatta? Io per me vedevo solo fuoco.
Quella era chiaramente un’azione a gioco fermo, ma a nessuno sarebbe dispiaciuto realizzare una marcatura anche in un’occasione del genere.