Le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose uno dell’altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s’incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano.
Italo Calvino, "Le Città Invisibili", 1972
"Invisible Cities" è un progetto che ha portato l'autore a viaggiare attraverso le maggiori capitali europee. Le città vi sono intese come un mosaico: mondi che si sfiorano ma che non penetrano mai realmente l'uno nell'altro. L’autore scatta prevalentemente in digitale e in questo lavoro la fase di post-produzione ricorda le tecniche usate in camera oscura. La scelta dei neri bucati, in qualche modo, vuole nascondere la città per far emergere i soggetti che la vivono.
Thomas Tozzi nato a Larino (CB), si è diplomato presso l'Istituto Superiore di Fotografia Integrata di Roma. Attualmente è fotografo di Moli.se ed è impegnato nella lavorazione di vari reportage, ultimo dei quali, appunto, "Invisible Cities", idealmente ispirato all'omonima opera di Calvino.
>> Naviga gli altri numeri di Città di città, la rubrica fotografica curata da Miriam Di Domenico per TerraNullius {fcomment}